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"Questa è una storia sconclusionata, senza capo ne coda, proprio come solo la vita sa essere. Strampalati sono l'inizio, la fine e anche la scrittura. In mezzo c'è l'indicibile: la storia di sei donne provenienti dalle più disparate e disperate parti del mondo e della storia. "E la settima?" direte voi, visto che il titolo è "Una di sette". La settima è la donna che verrà, la splendida ragazza della copertina che, nella narrazione, si affaccia appena. Le vite di queste donne sono tutte segnate da separazioni, sradicamenti, tragedie, infinite attese e solitudini, ma questo non le priva certo di senso, concretezza e bellezza. Un impasto di destini. Coraggio e cuore, naturalmente, perché senza il cuore, anche il coraggio vale meno di niente. Così, da semplici oggetti di un mondo esteriore che le plasma, le definisce o le distrugge, le mie donne diventano soggetti di un mondo interiore che ferocemente affermano, difendono e rinegoziano, giorno per giorno. È l'eterna lotta di ogni essere umano per una vita migliore. Qualche volta per una vita e basta. Naturalmente sono tutte donne vere, che ho incontrato realmente, proprio nelle circostanze che ho raccontato. Così come sono vere le vicende narrate, purtroppo, anche se variamente distribuite e assemblate. Nascere donna: questo è il problema. Per alcune di loro sarà un peccato originale che non contempla redenzione. Per altre sarà una condanna a morte".